La Scuola di Chicago e la nascita del grattacielo

 La Scuola di Chicago e la nascita del grattacielo 


La Torre Eiffel, Gustave Eiffel. Parigi


William Le Baron Jenney, Leither Building, 1879, Chicago, USA


Louis Sullivan, Wainwright Building, 1890-1891. Saint Louis, USA

Nel 1871 la città americana di Chicago, venne colpita da un incendio che rese necessaria un'imponente ricostruzione. Dato gli altissimi costi dei terreni, i costruttori desiderarono sfruttarli al massimo con edifici sempre più alti. A ciò si frapponevano due ostacoli: la difficoltà di creare strutture capaci di reggere pesi tanto ingenti quanto quelli di un palazzo a molti piani e il faticoso accesso ai piani alti. A ciò si frapponevano due ostacoli: la difficoltà di creare strutture capaci di reggere pesi tanto ingenti quanto quelle di un palazzo a molti piani e il faticoso accesso ai piani alti. L'ascensore, inventato già nel 1853, da Elisha Graves Otis. Riguardo al primo problema fu necessario creare delle strutture portanti non più in muratura ma in metallo, in grado di non imporre alla base dell'edificio un ingrossarsi del sostegno murario proporzionale all'altezza.
I brevetti riguardanti la possibilità di costruire alte strutture in ferro, culminando con l'erezione della Tour Eiffel per l'esposizione Universale di Parigi del 1889. Il ferro e la ghisa avevano però dimostrato di essere poco resistenti agli incendi, dunque vennero affinati fino a ottenere un derivato del ferro più resistenti al calore, l'acciaio. Tra il 1875 e il 1910, un gruppo di architetti noti come Scuola di Chicago, di cui fece parte l'ideatore di un sistema per distribuire i pesi solo sulla struttura metallica: William Le Baron Jenney (1832-1907), a cui si deve Home Insurance (1883-1885) il primo grattacielo in senso proprio.  I suoi edifici conservarono peraltro le caratteristiche stilistiche dell'edilizia classicheggiante e vittoriana che, a questo punto, non avevano più alcuna ragione strutturale. 
Una prima innovazione provenne da Marshall Fied (1885-1887) di Henry H. Richardson (1838-1886), dove gli archi ispirati a Palazzo Strozzi di Firenze e agli acquedotti romani avevano non soltanto una funzione decorativa, ma anche portante. 
Louis Sullivan (1856-1924) fu il primo a porre in piena evidenza la struttura metallica autoportante ad alveare concepita secondo i princìpi dell'architetto tedesco Gottifried Semper (1803-1879), come la trama di una stoffa. Il Wainwright di Saint Louis (1891), la Bosa di Chicago (1893-4), e il Boyard di New York: l'idea che l'ornamentazione debba collocarsi organicamente alla struttura non come un corpo estraneo ma "come un fiore tra le foglie", e il principio di courtain wall (letteralmente "muro-tenda"): la parete esterna dell'edificio è paragonabile  una tenda che non ha più la funzione, di sostenere l'edificio, ma solo quella di filtrare la luce; lo sviluppo successivo delle facciate a vetrate continua nei grattacieli sparsi in tutto il mondo. Il grattacielo si è già sviluppato poco in Europa soprattutto perché non si è più presentata, la possibilità di intervenire in centri storici e dunque anche la necessità di massimizzare il rapporto tra costo del terreno e superficie abitabile dell'edificio. 







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